mercoledì 2 settembre 2009

Milano, è morta Teresa Sarti Strada, fondatrice e presidente di Emergency

di Daniele Mastrogiacomo, da Repubblica on line

Di lei ricordiamo soprattutto due cose: la serenità e la determinazione con cui guidava la sua grande missione umanitaria. Teresa Sarti Strada non era una donna esuberante. Ma faceva sentire la sua presenza. Ancora adesso, a 63 anni, conservava la sua aria mite, nascondeva a fatica la timidezza che l´aveva accompagnata sin dai tempi dell´università dove avrebbe conosciuto il suo compagno della vita, Gino Strada e con il quale ha fondato Emergency di cui era presidente. Occhi azzurri, sorriso appena accennato, capelli rossi, Teresa è morta al termine di una lunga malattia che combatteva da quasi due anni. E´ morta nella sua casa di Milano, vicina a suo marito e alla loro unica figlia, Cecilia.

«Due giorni fa», ci racconta con il cuore a pezzi Maso Notarianni, genero di Teresa, «da Torino, dove era ricoverata, ci hanno avvertito che era peggiorata. Siamo andati a prenderla e abbiamo deciso di portarla a casa. Ha potuto vivere gli ultimi istanti in un ambiente che conosceva bene, vicino alle sue cose, ai suoi ricordi, vedendo i colori e le persone che aveva sempre visto. Per fortuna - aggiunge Maso - non ha sofferto. Se n´è andata in modo sereno». Nata a Sesto San Giovanni, all´epoca grosso comune popolare alle porte di Milano il 28 marzo del 1946, figlia di una casalinga e di un idraulico, Teresa si era laureata in Lettere moderne e aveva iniziato subito a insegnare. Era il mestiere che aveva sempre sognato e che avrebbe svolto con impegno e scrupolo fino alla pensione. Prima in una scuola media di via Giolli, nel quartiere della Bicocca a Milano, in un ambiente difficile dove riesce però a farsi volere bene e a conquistare la fiducia di tutti i suoi alunni.

Nel 1971 incontra un giovane studente di Medicina, Gino Strada, lo sposa e otto anni dopo nasce Cecilia. La giovane professoressa continua ad insegnare. Cambia scuole. Finisce alle medie superiori: licei e istituti tecnici. Nel 1994 arriva la svolta. Con Gino Strada si butta a capofitto nel mondo del volontariato. Fondano Emergency, l´associazione per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo. Gino, nel frattempo, si è specializzato. E´ diventato un abile chirurgo. Teresa è entusiasta del progetto. Dedica tutto il suo tempo libero all´associazione; ne diventa l´anima, l´ispiratrice. Va in pensione e in modo volontario si dedica totalmente ad Emergency. «E´ stata un´esperienza», dirà in una delle sue rare interviste, «che mi ha molto cambiata. In meglio, naturalmente. L´unico legame tra la Tere di una volta, studiosa, timidissima, dotata di pochissima fantasia e la Tere di oggi è stato l´impegno nel volontariato cattolico.



Questa attenzione per gli altri», spiegava ancora, «che mi viene da una formazione profondamente cattolica, l´avevo fin dai tempi dell´insegnamento. Per il resto sono irriconoscibile». E´ attorno al tema della pace, sotto il vessillo di Emergency, che Gino e Teresa conducono la loro esistenza. Tra moltissima solidarietà, oltre 4 mila militanti, raccolta di fondi, donazioni spontanee e una serie di ospedali (tre solo in Afghanistan, un centro altamente specializzato in Sudan, altri ancora in Africa e punti di riferimento persino negli Usa) che in 15 anni hanno assistito e curato oltre 3 milioni di ammalati, feriti, mutilati. Contrari alla guerra, polemici con le scelte che la stessa sinistra aveva compiuto sia in Iraq sia in Afghanistan, i due coniugi Strada rimangono il simbolo di una battaglia difficile e scomoda.

«Con il tempo», ricordava ancora Teresa, «sono iniziati gli attacchi, con l´accusa di essere pericolosi estremisti. Nel 2002 abbiamo ottenuto il massimo dei consensi con le fiaccolate per la pace in 270 città italiane». Fino all´incontro con il Papa. «Uno dei momenti più emozionanti della mia vita», confiderà Teresa. Tantissimi i messaggi di cordoglio, dal presidente Napolitano a don Ciotti a Walter Veltroni. Il più toccante è quello che si legge nel sito di Emergency: «La serenità consapevole con cui è andata incontro alla conclusione del suo tempo ha espresso il coraggio e la determinazione che rappresentano la verità della nostra azione». I funerali si svolgeranno sabato a Milano. Forse a Palazzo Marino.
(01 settembre 2009)


Questo è il blog di Reggio Fahrenheit

- se vuoi iscriverti alla nostra mailing list: invia una mail a fahre@email.it indicando il tuo nome e cognome