domenica 14 febbraio 2010

Il memoriale di Renato Soru: i lavori, gli appalti, le pressioni

da L'Unità on line:
Il memoriale di Renato Soru: i lavori, gli appalti, le pressioni


Ottobre 2007. Il Decreto Prodi che ha avviato il progetto prevede la collaborazione di due enti responsabili: il Comitato di indirizzo (presieduto dal Presidente della Regione) e l'ente attuatore che ha la mera responsabilità amministrativa e tecnica e che dà alla Presidenza del Consiglio la garanzia del rispetto della necessaria segretezza e dei tempi. Il decreto prevede inoltre l'assicurazione di una quota di lavori alle imprese sarde. Si inizia bene, in un clima di fiducia e collaborazione tra Regione e Protezione civile, coinvolgendo l'amministrazione comunale e gli altri organismi interessati.


Nel marzo 2008 con un’ordinanza Prodi stanzia i primi 100 milioni di euro per progettazione, organizzazione e sicurezza del G8 e avvio dei lavori. La Regione partecipa attivamente alla definizione del progetto complessivo che riguarda anche il porto storico, la riqualificazione urbana, un vasto progetto di edilizia sociale, opere idriche e di depurazione fognaria, viabilità e il ponte di Caprera, infine il riuso dell'Arsenale anche come sede per i cantieri nautici e per l'alta formazione del turismo nautico.

Aprile 2008. Si insedia il governo Berlusconi e immediatamente cambia il quadro di riferimento e la qualità della collaborazione. L'ente attuatore a Roma procede in segretezza all'affidamento dei lavori, con un quadro iniziale di spesa che sarebbe poi lievitato in modo sostanziale in corso d’opera. Negli appalti non viene rispettata la previsione della quota di affidamento diretto alle imprese sarde e solo dopo le nostre forti rimostranze la struttura di missione ripara seppure solo parzialmente. Peraltro di questo c'è un inquietante traccia nelle intercettazioni pubblicate.

Giugno 2008. Partono i lavori, governati interamente dalla Protezione civile in un cantiere protetto dai militari e segretato.

Luglio 2008. Dopo tre mesi dal suo insediamento Berlusconi, che intendeva trasferire il G8 a Napoli, arriva a La Maddalena e prende visione dei luoghi e dei progetti, suggerisce modifiche come la richiesta di graniti nel porto. Ho un ricordo assai spiacevole di quella visita. Berlusconi irriguardoso delle istituzioni democratiche che deliberatamente cerca di ignorarmi e disconoscere il legittimo ruolo della Regione. Dopo questa plateale manifestazione di cambiamento di rapporti Stato-Regione si va avanti con Bertolaso che difende il proseguimento dei lavori previsti a La Maddalena.

Agosto 2008. Ordinanza di Berlusconi che finanzia 233 milioni (che si aggiungono ai 100 già stanziati da Prodi ) per le opere a la Maddalena e 522 milioni di FAS regionali per la Sassari-Olbia.

Settembre - ottobre 2008. I lavori degli alberghi e dell'arsenale entrano nella fase cruciale. Emerge improvvisamente un quadro di spesa notevolmente diverso da quello previsto e la necessità di nuove risorse finanziarie.

Ottobre 2008. Berlusconi con un Decreto legge revoca i 522 milioni di fondi FAS per la Sassari-Olbia e inoltre, del tutto arbitrariamente e illegittimamente, revoca altri 110 milioni circa di FAS nazionali (grandi attratori turistici del Mezzogiorno) e addebita in sostituzione - per finanziare le opere dell'arsenale - fondi FAS della Regione. Immediatamente contesto al Presidente Berlusconi la gravità e l'illegittimità dell'addebito, con cui di fatto distoglie fondi della Regione, invitandolo a modificare la decisione.

3 Novembre 2008. A La Maddalena, su richiesta del Presidente della Regione, si tiene una riunione a cui partecipa anche l'assessore Mannoni con i diversi responsabili della Protezione civile e della struttura di missione. Nel corso di tale riunione durata più di sette ore ho avuto modo di manifestare forti perplessità sugli appalti e sui prezzi, chiedendo espressamente di riconsiderare i prezzi d'appalto e di rinegoziare ove possibile le previsioni di spesa, riportando anche alcune puntuali considerazioni. Rimane da assegnare la concessione dei due alberghi, della Marina, del centro congressi e dei diversi edifici dell'Arsenale per le destinazioni d'uso originariamente concordate in modo tale da assicurare il puntuale svolgimento del G8 ma anche garantire il progetto e i ritorni di sviluppo e di lavoro per la comunità locale. In diverse occasioni raccomando la necessità della massima trasparenza e valorizzazione di tutte le competenze locali.

Dicembre 2008. Dimissioni del Presidente della Regione e subentro del vicepresidente Carlo Mannoni. Nonostante le ripetute richieste, il diritto ed il normale buon senso la predisposizione del bando di concessione degli alberghi e dell'Arsenale viene gestito dalla struttura di missione nella consueta segretezza. Di questo vi è una sorprendente e amara traccia nelle intercettazioni pubblicate.

Il 28 gennaio 2009 viene trasmesso al vicepresidente Mannoni, via fax e senza alcun preventivo contatto personale, uno schema di nuova Ordinanza articolato in due punti : a) la conferma del finanziamento di 10 milioni di euro per il porto storico; b) l'intesa della Regione alla delega a Bertolaso alla gestione della gara di concessione delle opere realizzate. Nella stessa data, come già chiarito, Mannoni esprime l'intesa della Regione ma solo per la parte ben conosciuta del finanziamento del porto. Nessuna intesa viene rilasciata per la rimanente procedura di gara, complessa, delicata e che manifesta necessità di attenti approfondimenti.

Il 5 febbraio 2009, in piena campagna elettorale, senza specifica intesa da parte della Regione Berlusconi firma comunque l' Ordinanza che rimane segreta fino alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del 17 febbraio 2009 (primo giorno di Cappellacci nuovo Presidente eletto). Ancora prima della pubblicazione in Gazzetta il 14 febbraio Bertolaso apre effettivamente la gara che si conclude con l'assegnazione all'unico concorrente nel marzo 2009.



14 febbraio 2010

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