giovedì 18 marzo 2010

Fino al 17 aprile Kiki e Thérèse” al centro della storia di “ceci n’est pas une femme”

Kiki e Thérèse al centro della storia di “ceci n’est pas une femme”




Dal 20 marzo al 17 aprile
International Line
Via Guareschi, 2
Basilicanova (PR)

Kiki e Thérèse” al centro della storia di “ceci n’est pas une femme” in mostra opere di Clelia Mori

In principio era Jean Auguste Dominique Ingres. E la sua bagnante di Valpincon. Una donna ritratta di schiena, il cor- po percorso da una morbida torsione, con il volto nascosto.
Forse sta per girarsi, forse guarda a destra qualcosa, e non si girerà. Tutto esalta – almeno per un uomo? - la sensualità femminile, esposta e nascosta. C’era anche il violino di Ingres. Un suo secondo lavoro. Un passatempo. Una passione.
In un altro secolo Emmanuel Radnitzky, in arte Man Ray, arriva dall’America a Parigi, e si innamora di Alice Prin, in arte Kiki, che scopre in un caffè di Montparnasse, con un piede nudo sul tavolino.
La fotografa di schiena, con il volto girato dall’altra parte rispetto alla bagnante di Valpicon: il profilo, delicatissimo, si intravvede. Aggiunge i segni aggraziati della cassa armonica di un violoncello.
Due aperture che aumen- tano la risonanza sensuale dell’immagine femminile, che evo- cano con la musica quasi un’estasi.
E battezza il tutto “Le violon d’Ingres”.

Clelia Mori è attratta da questa macchina estetica, storica e sessuale, ma allo stesso tempo si ribella alla donna-strumen- to. Così il “violino di Ingres” si moltiplica con furia e con grazia in un numero infinito di donne che possono tutto. Rifiutano il simbolo dello strumento. O lo accolgono solo in parte. Lo so- stituiscono con ali angeliche. Con i diabolici chiodi del ferro da stiro di Man Ray. Con la scrittura dell’estasi mistica di Teresa D’Avila. Con la voluttà minacciosa di un serpente. Possono anche girare del tutto la testa e sostenere lo sguardo. Offrono – estrema provocazione – anche il punto di vista femminile su un corpo maschile che forse è un passatempo – o una pas- sione? - musicale. Siamo in un altro secolo ancora.

Alberto Leis


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