venerdì 2 aprile 2010

Qualche interrogativo sulla funzione e sulla gestione della Fondazione Manodori

il secondo post che Renzo Bonazzi ci aveva inviato, a proposito della Manodori, il 3 Giugno del 2009:



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Qualche interrogativo sulla funzione e sulla gestione della Fondazione Manodori


di Renzo Bonazzi

3.6.09

In questa campagna elettorale é stato sollevato, ancora troppo marginalmente, qualche interrogativo sulla funzione e sulla gestione della Fondazione Manodori, anche in relazione al ruolo che, dal 2004, ha svolto ed ancora svolge uno dei candidati alla carica di sindaco, Antonella Spaggiari, (nessuno, altrimenti, ne avrebbe parlato).

Meglio di niente, perché una seria discussione su questi argomenti, in campagne elettorali e non, non si é mai fatta da quando, nel 1991, la fondazione é stata istituita.
La Fondazione Monodori, per i mezzi di cui dispone, é il più importante ente che operi nella nostra provincia nel privato sociale, con il compito di perseguire “..esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione della sviluppo economico”.


Il suo patrimonio é stato formato, in più di un secolo, dai risparmi della nostra comunità provinciale; il comune, la provincia e la Camera di commercio di Reggio, sono i suoi soci di riferimento, poiché designano sei dei dieci membri del consiglio generale, che a loro volta dovranno cooptare altri tre membri scelti tra “...personalità di chiara ed indiscussa fama” (d.m. 18-5-2004 n.150).
Per questo, il suo funzionamento, i suoi programmi avrebbero dovuto essere uno degli argomenti principali affrontati dai candidati in competizione, parallelamente ed in relazione a quelli dei programmi dei comuni e della provincia,.
Giustamente, ormai alla vigilia delle votazioni, Franco Colosimo ha ricordato che il Consiglio comunale di Reggio, con un ordine del giorno approvato il 23 luglio 2002, aveva richiesto di riformare lo statuto della fondazione e differenziare gli investimenti e gli interventi.
A questo punto, anche in considerazione del rinnovo in corso del consiglio generale della fondazione, credo che sia necessario chiedere a tutti i candidati di impegnarsi a proporre, nei nuovi consigli comunali e consiglio provinciale, di promuovere un ampio, approfondito confronto, ed, eventualmente, un pubblico convegno sulla Fondazione Manodori, in modo che le comunità interessate siano informate, possano esprimere un giudizio ed indicare gli indirizzi più corrispondenti ai loro interessi in materia di struttura statutaria, gestione del patrimonio e degli interventi.
Renzo Bonazzi

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