venerdì 25 dicembre 2009

Pd, la Guerra delle Due Rose

di Francesco Piccolo, da L'Unità on line

Si fanno leggi ad personam, si colpisce Berlusconi in mezzo alla folla, si parla di mandanti e cattivi maestri, si prova ad abbassare i toni; ci sono politici che difendono la Costituzione, altri che la attaccano; altri ancora che sono nel partito di Berlusconi ma hanno cominciato un percorso di allontanamento che li sta facendo diventare degli eroi della sinistra.

Mentre tutto ciò che sta accadendo in questo paese è interessante, vivo, preoccupante, decisivo, ci si chiede: ma cos’è che interessa davvero al maggior partito di opposizione, quand’è che si mobilita davvero?
Basta una dichiarazione di D’Alema, come in questi giorni; oppure altre volte una dichiarazione di Veltroni, e si capisce cosa sta davvero a cuore a quel partito dal 1994 in poi, in tutte le sue evoluzioni. Mentre l’Italia si decompone gridando aiuto, il Pd è impegnato nella Guerra delle Due Rose tra i Lancaster e gli York, che dura da molti anni e durerà ancora tanto. Veltroni si impegna ormai soltanto per distruggere D’Alema, D’Alema si impegna soltanto per distruggere Veltroni. (Sono anche impegnati a dichiarare che tutto questo non è affatto vero) Tutti gli altri componenti del partito sono schierati con l’uno o con l’altro e contano i punti messi a segno da D’Alema contro Veltroni e viceversa. Nella sostanza, il motivo principale per cui un’opposizione vera in Italia non c’è, è che le due personalità politiche più rilevanti dopo Berlinguer sono impegnate da anni nella distruzione l’altro. E stanno vincendo tutt’e due.
21 dicembre 2009

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