giovedì 31 dicembre 2009
mercoledì 30 dicembre 2009
martedì 29 dicembre 2009
Lavori in corso nell'era digitale
Lavori in corso nell'era digitale, da Sbilanciamoci
di Laura Balbo
lunedì 28 dicembre 2009
Il furto del TFR - intervista a Beppe scienza
"L’ultima novità sul TFR ha suscitato molto sdegno, anche se in effetti non è la cosa più grave. La novità è che la Legge Finanziaria per il 2010 utilizzerà quei soldi che le aziende, anziché tenerli loro a fronte del TFR dei loro dipendenti, hanno dato all’Inps non è la cosa più grave, in quanto non tocca veramente la situazione dei lavoratori; purtroppo sono altre le cose che toccano o toccheranno o minacciano di toccare la situazione dei lavoratori.
La riforma bipartisan del TFR, decisa prima da Maroni e Tremonti con il governo Berlusconi e poi anticipata di un anno dal governo Prodi, è stata uno dei tiri più mancini tirati ai lavoratori italiani negli ultimi decenni.
Il vero inganno, il vero imbroglio, la vera falsità che viene diffusa dai vari economisti di regime è un’altra, ed è la base del discorso con cui si vuole convincere la gente a aderire alla previdenza integrativa e è questo discorso. Le pensioni saranno basse e quindi non sufficienti, per integrarle bisogna trasferire il TFR ai fondi pensione: bene, questa è una falsità bella e buona! Può anche darsi che le pensioni saranno basse, anche se è difficile prevedere tra 40 anni come saranno le pensioni, prevedere a distanza di 40 anni come saranno le pensioni, come saranno gli stipendi, come saranno i prezzi è praticamente impossibile. Ma anche se fosse vero che saranno basse, è falso che per avere una rendita aggiuntiva bisogna trasferire il TFR ai fondi pensione o a altri prodotti assicurativi: no, uno si tiene il TFR e, quando incassa la liquidazione, se vuole utilizza questa cifra per avere una pensione integrativa e, se quella cifra è più alta di quanto è rimasto invece a quel poveraccio che ha aderito a un fondo pensione, chi non ha aderito avrà una pensione integrativa più alta di chi ha aderito.
Ci sono dei campioni, nella non nobile arte di prendere in giro i lavoratori italiani che raccontano loro delle cose addirittura ridicole; prendo un esempio concreto, uno di questi campioni si chiama Marco Lo Conte ed è un giornalista de Il Sole 24 Ore, il bollettino quotidiano della Confindustria, in cui lui dice - cito da sabato 24 ottobre 2009 a pagina 4 di Plus24, il supplemento - che: “per chi non aderisce alla previdenza integrativa c’è la certezza roulotte, cioè la certezza di trovarsi, in vecchiaia, a vivere in una roulotte senza neanche il cibo per i gatti” e questo riguarderebbe 18 milioni tra i 23 milioni di italiani lavoratori dipendenti. Beh, dire che chi non aderisce alla previdenza integrativa è certo di finire a vivere in roulotte mostra soltanto che a Il Sole 24 Ore manca il senso del ridicolo.
Con il 2010 dovrebbero arrivare a tutti i lavoratori dipendenti delle buste, pare di colore arancione, ma l’aspetto cromatico è irrilevante, in cui si dice loro quale sarà presumibilmente la loro pensione. Il fine di queste buste arancioni è spaventare i lavoratori e indurli, spingerli a cosa? Ai fondi pensione o a altri prodotti assicurativi. Ecco, questo è quello che una persona prudente proprio non deve fare.
Dare i propri soldi ai fondi pensione vuole dire correre due rischi che con il TFR non si corrono: il primo rischio - e si è visto bene nel 2008 - è che un crack di mercati finanziari faccia scendere di valore quello che uno ha messo da parte; qui non si tratta di fallimenti, i fondi pensione non falliscono, anche i fondi comuni non falliscono, però possono perdere il 90% senza fallire. L’altro rischio che c’è è che riparta l’inflazione.
Quello che è sicuro è che, di fronte a entrambi questi due rischi, un crack dei mercati finanziari e il ripartire dell’inflazione, che magari possono anche capitare entrambi insieme, perché a volte le brutte notizie vengono insieme, chi si tiene il TFR è tranquillo, perché il valore del TFR non dipende dai mercati finanziari e, se viene l’inflazione, il TFR segue in maniera eccellente l’inflazione.
Ora, il ministro Sacconi ha più volte anticipato che: “si farà partire un nuovo periodo di silenzio /assenso”, cioè altri sei mesi in cui, automaticamente, se uno decide di no, i suoi soldi vanno nei fondi pensione.
Il TFR va bene per i lavoratori, va abbastanza bene per i lavoratori, va abbastanza bene per le aziende, però non fa guadagnare i banchieri, perché i lavoratori prendono i soldi dalle aziende e la banca non si mette in mezzo a fare la sua cresta; non fa guadagnare gli assicuratori, che non sono assolutamente nel gioco, non va guadagnare i gestori di fondi perché non gestiscono niente, non fa guadagnare i sindacati, perché non hanno a da mettere i loro uomini, come invece li mettono, nei fondi pensione per la gestione dell’amministrazione, non fa guadagnare i funzionari della Confindustria e delle altre organizzazioni del patronato, che invece nei fondi pensione mettono anche loro i propri uomini, non fa guadagnare i docenti universitari, non fa guadagnare gli economisti, perché il TFR va avanti per conto suo e gli economisti non possono fare consulenze, non possono essere nei consigli di amministrazione dei fondi pensione, non possono guadagnarci sopra. Insomma, il TFR è una cosa che va bene soltanto ai lavoratori e alle aziende, non fa guadagnare gli altri e gli altri hanno cercato di distruggerlo. Per fortuna non ci sono ancora riusciti!" Beppe Scienza
domenica 27 dicembre 2009
28.12.09 - 66° Anniversario del sacrificio dei Sette Fratelli Cervi e di Quarto Camurri
In mattinata:
Omaggio ai caduti nei cimiteri di Guastalla e di Campegine
e al Poligono di Tiro di Reggio Emilia
a seguire: MUSEO CERVI
Momento di ricordo e
Inaugurazione dell'installazione museale permanente
Muri che parlano
venerdì 25 dicembre 2009
Pd, la Guerra delle Due Rose
Si fanno leggi ad personam, si colpisce Berlusconi in mezzo alla folla, si parla di mandanti e cattivi maestri, si prova ad abbassare i toni; ci sono politici che difendono la Costituzione, altri che la attaccano; altri ancora che sono nel partito di Berlusconi ma hanno cominciato un percorso di allontanamento che li sta facendo diventare degli eroi della sinistra.
Mentre tutto ciò che sta accadendo in questo paese è interessante, vivo, preoccupante, decisivo, ci si chiede: ma cos’è che interessa davvero al maggior partito di opposizione, quand’è che si mobilita davvero?
Basta una dichiarazione di D’Alema, come in questi giorni; oppure altre volte una dichiarazione di Veltroni, e si capisce cosa sta davvero a cuore a quel partito dal 1994 in poi, in tutte le sue evoluzioni. Mentre l’Italia si decompone gridando aiuto, il Pd è impegnato nella Guerra delle Due Rose tra i Lancaster e gli York, che dura da molti anni e durerà ancora tanto. Veltroni si impegna ormai soltanto per distruggere D’Alema, D’Alema si impegna soltanto per distruggere Veltroni. (Sono anche impegnati a dichiarare che tutto questo non è affatto vero) Tutti gli altri componenti del partito sono schierati con l’uno o con l’altro e contano i punti messi a segno da D’Alema contro Veltroni e viceversa. Nella sostanza, il motivo principale per cui un’opposizione vera in Italia non c’è, è che le due personalità politiche più rilevanti dopo Berlinguer sono impegnate da anni nella distruzione l’altro. E stanno vincendo tutt’e due.
21 dicembre 2009
giovedì 24 dicembre 2009
Il lieto annuncio
Il resto lo nascondi qui :)
Per questo governo i migranti sono braccia e non persone
Su Liberazione di oggi 23 Dic. '09, questa intervista ad Amabile Carretti, del Dipartimento Immigrazione della CGIL di Reggio Emilia (clicca sull'immagine dell'articolo per ingrandirlo)
martedì 22 dicembre 2009
Vero o falso -LE CLASSIFICHE DEL TURISMO DELLA SIGNORA BRAMBILLA
di La redazione de La voce. info 22.12.2009
“Il lavoro che è stato fatto e la grande immagine che il nostro paese ha in tutto il mondo e che mantiene e conserva, fanno sì che l’Italia continui ad essere la prima destinazione ricercata dai turisti di tutto il mondo. Un viaggio in Italia è il sogno di ogni persona.” – Michela Vittoria Brambilla, Ministro del Turismo – intervistata al Tg4, edizione serale, 18/12/2009
Falso. Secondo l’Organizzazione mondiale del Turismo, l’Italia è già da alcuni anni in quinta posizione nella classifica dei paesi con più turisti internazionali e risulta essere al quarto posto per ricavi dal turismo internazionale. Davanti al nostro paese ci sono nell’ordine, Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina. Inoltre, secondo il recente rapporto del World Economic Forum, l’Italia si trova al ventottesimo posto per competitività dell’industria turistica, addirittura ultimi nell’Europa a 15.
Versione video:
*
sabato 19 dicembre 2009
Con i nostri migliori auguri di Buone Feste! - la redazione
Noi prevarremo! .. un giorno ..
intanto .. Buone Feste a tutt*!!
la redazione
mercoledì 16 dicembre 2009
domenica 13 dicembre 2009
INERZIE
La grande anomalia nell'Italia del Cavaliere
sabato 12 dicembre 2009
Al cuore dello stato
venerdì 11 dicembre 2009
martedì 8 dicembre 2009
lunedì 7 dicembre 2009
La partita dell'identità sul corpo delle donne
A GAZA A FINE DICEMBRE SAREMO MIGLIAIA PER DIRE BASTA CON L'ASSEDIO di Forum Palestina - 23 novembre 2009
Relativismo. Un bene-La Verità non esiste. Ci sono tante verità di cui nessuno ha il monopolio
Reggio Fahrenheit: due canzoni sul NO B DAY
Reggio Fahrenheit: due canzoni sul NO B DAY
metti quello che vuoi appaia in home
Il resto lo nascondi qui :)